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La storia si svolge nella prima metà del XV secolo in Italia centrale, a Camerino, comune che dà il nome all’omonima Signoria retta dalla famiglia Varano. Quest’ultima, per importanza, estensione territoriale e ricchezza, è pari alle Signorie dei Montefeltro, dei Malatesta e, fuori dalla Marca, a quella degli Estensi.
Il 10 ottobre 1434 Camerino è travolta dalla rivoluzione borghese che ha trovato un suo alleato in Francesco Sforza, condottiero di Filippo Maria Visconti, duca di Milano. Gentilpandolfo da Varano, signore di Camerino, viene ammazzato davanti alla chiesa di San Domenico insieme ai nipoti: negli attimi che precedono la sua morte, Gentilpandolfo rivive le immagini degli ultimi anni della sua vita e soprattutto della congiura che ha ordito con il fratello Berardo e il legato papale Giovanni Vitelleschi per eliminare i fratellastri Giovanni e Piergentile. A causa di tale congiura, Elisabetta Malatesta Varano, moglie di Piergentile, è costretta a fuggire da Camerino per portare in salvo il proprio figlio Rodolfo e il nipote Giulio Cesare, figlio di Giovanni, entrambi infanti. Aiutata dalla cognata Tora da Varano e da Venanzio, capitano d’arme di Camerino, la giovane trova rifugio a Visso che dopo poco tempo è cinta d’assedio da Gentilpandolfo e Berardo da Varano. In capo a tre mesi la città capitola ed Elisabetta è costretta dai cognati a ritornare a Camerino. Qui ritrova Tora la quale, grazie alle notizie del fedele capitano Venanzio, la tiene informata sulla situazione politica della Signoria e su quella italiana. Intanto, a pochi mesi dal rientro di Elisabetta a Camerino, la situazione politica della Signoria precipita: lo Sforza appoggia la rivoluzione borghese a Camerino che sfocerà nell’assassinio di Gentilpandolfo e di tutti maschi di Casa Varano. Elisabetta, ancora una volta, riesce a mettere in salvo suo figlio Rodolfo e il nipote Giulio Cesare, mentre lei si rifugia a Pesaro con le figlie presso i genitori Battista e Galeazzo da Montefeltro. Qui, vive da profuga per nove anni, spesi a ordire sapienti trame politiche per essere pronta a intervenire al momento giusto e mantenere fede al suo giuramento di riportare i due bambini Rodolfo e Giulio Cesare, sotto la sua reggenza, al governo di Camerino.

pagine 168
isbn 978-88-7326-346-3