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Fascisti di provincia

€18,00

Per la prima volta si può leggere una storia politica del fascismo nell’anconetano, una narrazione complessiva, dalle origini alla sconfitta finale. Una realtà provinciale forse ai margini della storia nazionale, ma significativa per comprendere la capillarità di un regime totalitario. In sostanza l’immagine di un movimento che nasce antisistema, che si trasforma in partito e poi in regime a tutela del sistema.

I protagonisti locali si contendono i posti di comando tra ambizioni personali e fanatismo ideologico. Nel contorno spiccano margini di dialettica, come nel rapporto con la chiesa, con la cultura e perfino nella pratica razzista, tutti comunque riconducibili a un controllo centralizzato delle idee.

Il paradosso conclusivo è che anche dopo la liberazione il fascismo non muore del tutto. Il caso del prefetto Pièche, voluto dagli Inglesi, getta un’ombra sulla stessa rinascita democratica.

pagine 206
isbn 978-88-7326-427-9