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Come i fiori in Antartide

€15,00

Il libro è un atto di gratitudine verso il pronto soccorso e un atto d’amore verso chi, non senza coraggio, sta scegliendo o ha da poco scelto questo lavoro, per certi versi complesso e difficile da capire, data la sua naturale stretta connessione con il tessuto sociale della comunità verso la quale si rivolge e dalla quale trae identità. Se da un lato è faticoso sostenere il bisogno di cura, carico di disagi e conflitti (aspetti che sembrano contrastare il profilo formativo tecnico-scientifico) dall’altro, a posteriori, posso affermare che il valore aggiunto di questa disciplina è costituito proprio dalle persone che incontro ogni giorno, dal chiasso delle voci di piazza, dalla vertigine di quel moto ininterrottamente circolare che è proprio del mondo. Ho desiderato affondare le mani nella “bisaccia” che la mia indole di raccoglitore ha ricolmato di esperienze di vita, tutte nel segno del fiore: un dono e un pensiero che, affondando le radici in quel terreno ostile che è l’Antartide del curante, la sua solitudine, la sua fragilità, il suo senso di impotenza, trascende l’io per arrivare al noi. Che avvenga sotto il faro guida e lungo le geometrie tracciate dall’attitudine o nel buio pesto e nella circolarità senza inizio e senza fine dell’eccesso di assenza, quando il dare e il ricevere si fondono nella reciprocità si assiste comunque a una insolita e inattesa fioritura: il “miracolo della cura”, una sostanza che, come linfa vitale mai fine a se stessa, me sempre in funzione dell’altro, rende questo nostro lavoro unico e straordinario.

pagine 138
isbn 978-88-7326-664-8