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Capodemonte ‘na storia de risvejo scurdata

€18,00

Il libro vuole essere un omaggio a questo Rione e alla sua gente, che ne sente forte l’amore e l’appartenenza (o la nostalgia, se vive lontano), tanto da sfidare non solo le istituzioni, dalle quali si sente spesso abbandonata, ma a volte anche la cattiva sorte.

Questo volume è poi un canto d’amore, a volte triste a volte allegro, espresso anche in versi dialettali, nei confronti di un territorio difficile, separato e chiuso tra le sue strade ripide e i suoi vicoli stretti, ma da cui, salendo verso la cima, si gode un panorama stupendo e un tramonto tra i più belli. D’altronde tutto ciò non è conforme al carattere dei Capodemontesi e, in fin dei conti, degli Anconetani? Bisogna andare infatti fino in cima per godere la bellezza che si apre agli occhi, così come ha scritto Eugenio Gioacchini per la “cruceta”, cioè non fermarsi mai alla conchiglia esterna per gustarne la bontà!

La seconda parte del libro riporta una raccolta di poesie dialettali intitolata “Schizzi e Sfoghi” poiché riporta pensieri, stati d’animo, sensazioni, gioie e tristezze, momenti buffi e situazioni della vita della città e del quartiere di Capodimonte dalla gioventù dell’Autore fino al periodo attuale. Tuttavia il dialetto delle poesie è quello parlato dopo la guerra a Capodimonte, certamente annacquato dalla sempre più utilizzata lingua italiana per merito della scolarità e della televisione.

pagine 220
isbn 978-88-7326-508-5